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Il Borgo di Parma / newsletter quindicinale
data 27.04.2012 / n#129

CROCEVIA
L'editoriale

I frutti della campagna (elettorale)

Che un Circolo politico-culturale come “Il Borgo” abbia particolarmente a cuore la politica, intesa come governo della res publica, è poco più che una tautologia, così come è altrettanto ovvia la preoccupazione per quel vento di “antipolitica” che sta soffiando con forza nel nostro Paese, tanto che sono in molti a prevederne una netto affermazione alle imminenti elezioni amministrative.
Il discorso, in realtà, è ben più complesso, nel senso che la sfiducia e la protesta verso i partiti e le istituzioni trae forza proprio dalla loro debolezza e dalla tante, troppe occasioni in cui i cittadini sono stati delusi o addirittura indignati dal loro comportamento (i fatti di questi giorni sono purtroppo solo l’ennesima pagina nera di un capitolo ormai lunghissimo). 
Eppure – è il “brutto”, anzi il bello della democrazia – tra pochi giorni saremo chiamati a scegliere i prossimi amministratori della nostra città e nessuno potrà sostituirsi alla libera volontà degli elettori. Non votare, per protesta, per disaffezione o per (presunta) carenza di proposte valide significa né più ne meno che lasciar scegliere ai tanti, o ai pochi, che invece voteranno. E proprio per offrire un ulteriore strumento di conoscenza dei candidati Sindaco e dei loro programmi abbiamo realizzato le interviste che ci hanno accompagnato per diverse settimane e che terminano con questo numero, l’ultimo prima del voto.
Tra tutte queste proposte ce ne sarà una che verrà incontro alle attese dei cittadini di Parma?
La risposta è ovviamente rimandata al 7 maggio, ma fin da ora, prima che gli inevitabili (e doverosi) commenti sui risultati abbiano il sopravvento, è opportuno tenere a mente che il dato forse più importante delle elezioni sarà appunto quello relativo alla percentuale dei votanti: ovvero il termometro più attendibile per misurare la “febbre” da cui è afflitta la politica nazionale e locale.
Diceva Gaber che “libertà è partecipazione”: ecco allora che motivare alla partecipazione i cittadini, compresi quelli così delusi e “arrabbiati” da non volersi nemmeno recare ai seggi, dovrà essere uno degli obiettivi prioritari dei prossimi amministratori. 
In questa campagna elettorale sono state fatte diverse proposte per rilanciare il rapporto tra istituzioni e cittadinanza; diversi candidati si sono impegnati a mantenere vivi – grazie anche alle forme di comunicazione via web – i contatti con i propri elettori anche una volta terminata la campagna elettorale. Si vedrà nei prossimi mesi se si tratta delle classiche “promesse elettorali” o se una volta insediato il nuovo governo della città sarà davvero possibile incentivare la partecipazione dei cittadini; a questo proposito sarà interessante anche verificare se e come i quartieri - aboliti da un’improvvida legge nazionale - potranno in qualche modo “rinascere” in altra forma per favorire la vicinanza anche fisica delle istituzioni comunali agli abitanti e ai loro problemi quotidiani. Altrettanto importante sarà riuscire a coinvolgere nella partecipazione anche i cittadini stranieri, che ancora non possono votare ma che rappresentano, non solo numericamente, una componente imprescindibile della comunità cittadina. 
Intanto i “cugini” francesi – che pure non se la passano molto meglio di noi – hanno smentito le previsioni di un astensionismo di massa: al primo turno delle presidenziali la percentuale dei votanti ha infatti sfiorato l’80% degli aventi diritto. E, per una curiosa coincidenza, i candidati all’Eliseo erano 10, esattamente come gli aspiranti Sindaco di Parma: forse un segnale per una città che vanta (anche troppo…) la sua ascendenza francese?

Riccardo Campanini
riccin@alice.it

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OFFICINA DEL BORGO
idee e progetti per Parma

A Roma un convegno nazionale. Anche l’associazione Il Borgo, insieme ad Argomenti 2000, Centro Culturale “Francesco Luigi Ferrari” di Modena, Centro Studi Politici, Economici e Sociali “Sen. Antonio Rizzatti” di Gorizia, Città dell’uomo, l’Associazione fondata da Giuseppe Lazzati, Cristiano Sociali e Rosa Bianca, è fra i promotori del convegno nazionale su “Cattolici democratici nell’odierna stagione politica ed ecclesiale” che si sta organizzando per sabato 26 maggio alla Domus Pacis di Roma.
La mattinata sarà dedicata ad alcune relazioni sul tema: I cattolici in politica fra unità e pluralismo. Nel pomeriggio si terrà una tavola rotonda con la partecipazione di vari personaggi impegnati nella politica italiana.
Chi è interessato a partecipare prenda contatto con la segreteria di via Turchi 15, o al cell. 3803269348.

Anche quest'anno Il Borgo è iscritto fra i beneficiari della destinazione del cinque per mille Irpef. Invitiamo i soci a sottoscrivere, nella prossima Dichiarazione dei Redditi, la casella relativa alle Associazioni di Promozione Sociale, indicando il Codice Fiscale dell'associazione Il Borgo che è: 92013150344.

Economia ed Etica
Anche Il Borgo aderisce al convegno proposto dal Centro di bioetica “LUIGI MIGONE” teso a sviluppare una informazione e formazione in bioetica a Parma: il tema dell’incontro sarà: “ECONOMIA ED ETICA” e si terrà sabato 19 maggio 2012, ore 9,15 presso l’Auditorium di Banca Monte Parma in Via Bruno Longhi, 9.

I PONTI
Laboratorio del cattolicesimo democratico

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