Premio alla Cultura 1989 della Pres

idenza del Consiglio dei Ministri

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  Documenti del Borgo - Atti del Convegno

LABORATORIO EMILIA - Studio per l'Area Vasta

Dal localismo alle aggregazioni aperte di Area Vasta
come opportunità di sviluppo

 

Presentazione del libro: LABORATORIO EMILIA Studio per l'Area Vasta

Parma, 11 NOVEMBRE 2016
Palazzo Sanvitale - Sede Fondazione Monteparma

Il Borgo di Parma, Circolo Culturale
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PARMA
FONDAZIONE MONTEPARMA

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CAPITOLI e Paragrafi

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Autori

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» Frontespizio. Autori, collaboratori e curatori. Indice

» Introduzione
Relazione di sintesi

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Roberto Delsignore - Presidente Fondazione Monteparma
Paolo Scarpa - Presidente circolo Il Borgo

 

 

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PARTE PRIMA

SCENARIO GENERALE DELL'AREA VASTA

» Situazione e prospettive demografiche di area vasta provincie di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena                 (» or original file)

» Alcune riflessioni sull'economia reale

» Storie a modello del futuro

 

 

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Lamberto Soliani
 

Maria Adele Milioli, Franco Mosconi, Giuseppina Tomasello

Marzio Dall'Acqua

 

 

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PARTE SECONDA

APPROFONDIMENTI SETTORIALI

» Il sistema agro-alimentare nell'area vasta dell'Emilia Occidentale: convergenze, divergenze e complementarietà  ( diviso in 5 file:  »A pag.79-86;  »B pag.87-95;
»C pag.96-99;  »D pag.100-106;  »E pag.107-112
)

» Infrastrutture, Trasporti, Mobilità nell’Emilia occidentale 

» I flussi turistici - Area Vasta Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena

» A proposito di Parchi

» Educazione e Istruzione per la partecipazione attiva   
( diviso in 2 file:  »A pag.136-150;  »B pag.151-166 )

» Formazione professionale e lavoro 
( diviso in 2 file:  »A pag.167-179;  »B pag.180-191 )

» Aree Vaste in Sanità

» Area Vasta: nuove strategie di pianificazione condivisa e cooperativa per le province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Modena       ( diviso in 6 file: »A pag.202-212;
»B pag.213-216; »C pag.217-220; »D pag.221-226; »E pag.227-238; »F pag.239-242)

» Il sistema Universitario dell’Area Vasta Emilia Occidentale

» La Governance

» Responsabilità sociale condivisa e democrazia deliberativa: potenziali strumenti al servizio dell’area vasta

 

 

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131.

136.
 

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Gabriele Canali
 
 

Alfredo Peri

Cristina Mazza

Fausto Giovannelli e Giuseppe Vignali

Maria Pia Bariggi
 

Marco Carcano e Manuela Amoretti
 

Almerico Novarini

Paolo Ventura, Michele Zazzi, Martina Carra, Barbara Caselli

 

Paolo Fabbri

Luca Di Nella

Giacomo Degli Antoni
 

 

 

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PARTE TERZA

INTERVISTE AI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI

» Contributo di Emma Petitti Assessore al Bilancio e al Riordino Istituzionale Regione Emilia-Romagna

» Intervista a Filippo Fritelli Presidente della Provincia di Parma

» Intervista a Francesco Rolleri Presidente della Provincia di Piacenza

» Intervista a Giammaria Manghi Presidente della Provincia di Reggio Emilia

» Intervista a Luca Gozzoli Capo di Gabinetto della Provincia di Modena

» Curricula autori contributi e Indice

 

 

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Emma Petitti
 

Filippo Fritelli

Francesco Rolleri

Giammaria Manghi

Luca Gazzoli

...autori contributi

 RELAZIONE DI SINTESI DI PAOLO SCARPA, Presidente Circolo Il Borgo »

LABORATORIO EMILIA, dossier del «Borgo»

Il Circolo culturale Il Borgo coerente alla propria mission ha deciso di promuovere, in collaborazione con l'Università degli Studi di Parma e con il sostegno convinto della Fondazione Monteparma, il Laboratorio Emilia (Studio per l'Area Vasta).

Oggi nessuna aggregazione sociale, territoriale economica e quindi città come Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Parma e le altre città emiliane possono pensare di chiudersi in un recinto e sviluppare da sole energie e opportunità.

E' maturato il tempo in cui il localismo, senza rinunciare alla valorizzazione delle differenze, si associ a una visione più ampia, a una ricerca di condivisioni, a una ricerca allargata di sinergie. Il futuro è nelle nostre e, di fronte alle difficoltà, la scelta è tra chiudersi nelle nostre paure e quindi accentuare individualismi e localismi chiusi, oppure alzare il tiro e credere ancora più fortemente a ideali come l'Europa unita, la democrazia, la solidarietà, pur senza smarrire una visione realistica del nostro tempo.

In questa visione, anche il futuro delle città e dei territori provinciali può assumere può assumere una prospettiva nuova e riveste un interesse centrale il tema delle relazioni culturali, sociali ed economiche tra città e territori diversi, vicini anche se non confinanti.

Le province possiedono ancora di fatto competenze importanti di natura strategica, dalla pianificazione urbanistica, commerciale, al turismo, la gestione delle strade e dell'edilizia scolastica, ecc. Tali incombenze non possono passare tutte alla regione. Si apre quindi, a margine, il tema delle dimensioni dei comuni e la tendenza alla unione o alla fusione dei comuni medio-piccoli. Tali unioni non saranno velocissime. Per esempio l'esistenza di una Università come UniMoRe, radicata paritariamente in due province (Modena e Reggio Emilia) è la prova reale di una aggregazione spontanea che ha superato un confine provinciale ottenendo dei risultati di indubbio successo.

Medesimo discorso riguarda il sistema pubblico della sanità.

Lo studio che il Circolo culturale Il Borgo e l'Università di Parma hanno intrapreso tende a porre in luce quali siano le potenzialità effettive di possibili aggregazioni di area vasta nell'Emilia occidentale. Dalle interviste che abbiamo realizzate a autorevoli esponenti istituzionali, sia delle quattro province (Piacenza, Parma, Reggio E. e Modena), sia della Regione Emilia-Romagna, emerge che il tema della aggregazione in area vasta ha suscitato molto interesse, pur rimanendo un'incertezza di fondo per l'attesa dell'esito del referendum sulla riforma costituzionale di cui fa parte la scomparsa definitiva delle province.

Paolo Scarpa (presidente del Circolo Il Borgo)