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Il Borgo di Parma / newsletter quindicinale
data 25.02.2011 / n#105

CROCEVIA
L'editoriale

Da Sanremo a Parma, l'Italia s'è desta
Non è la prima volta – e non sarà l'ultima – che il "contorno" del Festival di Sanremo prevale, per valore e per audience, sulla gara canora. Ma nel caso dell'edizione appena terminata la causa non va ricercata tanto nella scarsa qualità delle canzoni in gara quanto piuttosto nella straordinaria performance di Roberto Benigni sull'Inno di Mameli. A proposito della quale va subito sgombrato il campo da un pregiudizio duro a morire, che cioè l'argomento fosse troppo importante e serio per essere trattato da un comico. Primo, perché Benigni, almeno da "La vita è bella" in poi, non è più (solo) un comico, e poi perché, già dalle commedie di Aristofane (2400 anni fa...), il riso e il sorriso si sposano perfettamente anche con argomenti di alto contenuto morale, civile e politico - un nome per tutti: Molière.
A proposito dell'intervento di Benigni, tra i suoi tanti pregi va sottolineata la scelta di sottoporre il nostro inno nazionale ad un esame "filologico", che partendo dal testo ne mettesse in luce il contesto culturale, le ascendenze letterarie e i riferimenti storici. Ebbene il risultato, grazie anche all'appassionata lettura di Benigni, è stato quello di offrirci un Risorgimento purificato dalle tante interpretazioni retoriche, sia positive che negative (ultimamente assai frequenti). Un po' come capita quando, finito il restauro, un quadro famoso, riportato il più vicino possibile ai colori originari, appare diverso e come nuovo, e al tempo stesso restituito pienamente all'epoca della sua composizione. 
Ma la passione, autentica fino alla commozione, con cui Benigni ha spiegato il significato del nostro inno nazionale non ha potuto cancellare la distanza, anzi l'abisso che separa l'epopea risorgimentale dai nostri tempi. Sintetizzando in modo anche brutale, se allora gli uomini erano a completo servizio di un ideale, tanto da essere "pronti alla morte" ( e non solo in senso figurato) per il loro Paese, oggi avviene esattamente il contrario: sono gli ideali, le istituzioni, i progetti politici ad essere stravolti e asserviti alle esigenze degli uomini – e di uno in particolare.
Neppure queste amare considerazioni cancellano però la speranza che tanti uomini e donne condividano lo stesso "amor di Patria" che Benigni ha riversato nelle case degli italiani; e a rafforzare questa speranza va ricordato che, quasi a raccoglierne il testimone , poche ore dopo la sua "lezione sanremese" migliaia di cittadini si sono ritrovati per le strade di Parma in difesa della nostra Costituzione, nata anch'essa, come l'Unità d'Italia, dal sacrifico e dal sangue di tanti italiani "comuni".

Riccardo Campanini

OLTRELEMURA
I fatti di attualità visti dalla stampa nazionale: commenti, inchieste, interviste, segnalati da Il Borgo.

Quel bisogno di alzare lo sguardo, di Mario Calabresi
Dignità e…, di Andrea Lebra
Il giullare rabdomante del sentimento popolare, di Curzio Maltese
Donne e dignità, testimonianza di Suor Eugenia
E' quasi a secco l'esercito del bene, di Fabio Poletti
Essere e malessere della Chiesa oggi, di Aldo Bodrato
Il silenzio colpevole dell'Italia, di Lucia Annunziata
La Libia brucia, l'Europa balbetta, l'Italia tace, di Azzurra Carpo
Quando finirà la notte, di Barbara Spinelli

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l'11 marzo

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RIFORME E PARTECIPAZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

LA PIAZZA
...libere opinioni

Dichiarazione sul federalismo fiscale in Italia
In queste settimane il Parlamento sta discutendo i Decreti attuativi del cosiddetto "federalismo fiscale". Su questo importante argomento pubblichiamo la Dichiarazione inviata ai mezzi di comunicazione dal Movimento Federalista europeo, con l'impegno di riportare sui prossimi numeri della news l'opinione in materia delle diverse forze politiche. Leggi.

Perché urge una legge per la libertà religiosa (di Luciano Mazzoni)
Si è svolta lo scorso 16 febbraio presso il Centro islamico di Via Campanini la 5° "Giornata dell'Ospitalità", promossa dal Comune di Parma, dal Forum interreligioso 4 ottobre e dal Borgo. Pubblichiamo l'intervento, riveduto e corretto dall'autore, letto nell'occasione da Luciano Mazzoni, Presidente del Forum interreligioso di Parma. Leggi

Come ridurre il debito pubblico? Le proposte dei lettori.
Rinnovando l'invito ad inviare via mail le vostre proposte (brevi, per favore) sulla riduzione del debito pubblico, pubblichiamo due suggerimenti pervenuti. Leggi il primo; leggi il secondo.

Ciclo rifiuti e termovalorizzatore /3: La politica della Provincia: da Monte Ardone al Piano provinciale del 2005 (di Paolo Scarpa)
Prosegue la disamina di Paolo Scarpa sulla storia recente dello smaltimento rifiuti nella nostra Provincia. Leggi.

La politica e l'inceneritore (di Franco Tegoni)
Sempre sul tema dello smaltimento dei rifiuti abbiamo ricevuto questo intervento di Franco Tegoni, che pubblichiamo come contributo ad un dibattito che ci auguriamo possa proseguire con altre opinioni. Leggi.

Donne in piazza per un'altra Italia (di Lucia Mora)
Il 13 febbraio, nelle piazze di tutta Italia, migliaia di donne (e di uomini) hanno gridato "basta" ad una cultura e a un politica che offendono la loro dignità e i loro diritti e danneggiano anche l'immagine e il buon nome dell'intero Paese. Leggi.

Giovani e politica, un vuoto da colmare (di Andrea Dell'Aglio) 
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Istantanee dalla crisi (a cura di Khaled Qatama)
Prosegue la rassegna di foto e commenti di giornali arabi sui drammatici avvenimenti del Nord Africa e del Medio Oriente. Leggi.

I PONTI
Laboratorio del cattolicesimo democratico

Uomini e donne del popolo di Dio (di Graziano Vallisneri)
Continuando l'approfondimento della Lumen Gentium, il gruppo dei "festeggianti" il Concilio ha analizzato il tema "Uomini e donne del popolo di Dio. Spazi e opportunità per il genio femminile", che è stato introdotto da Carla Mantelli. Leggi tutto.

Tavola rotonda sulla Lumen gentium
Lunedì 7 marzo 2011 alle ore 20,45 presso la sede del Borgo,
il gruppo dei festeggianti il Concilio ha organizzato una Tavola rotonda su"Carismi e ministeri nella Chiesa alla luce della Lumen Gentium".
Relatori saranno Don Luigi Maggiali, Suor Tilla Brizzolara, Enzo Lucchetti, Stefania Mazzocchi. Per la preparazione sono utili i capitoli 2-3-4-6 della Lumen Gentium.
Considerata l'importanza e l'attualità dell'argomento, anche in relazione all'impegno richiesto dal Vescovo per il nuovo assetto diocesano, che presuppone la riscoperta del popolo di Dio e la corresponsabilità di tutti i battezzati con i diversi carismi e ministeri nella comunità ecclesiale,
è attesa la partecipazione di tanti amici e amiche.

OFFICINA DEL BORGO
idee e progetti per Parma

Giovedì 3 marzo, ore 18: terzo incontro di Conversazioni: "Quale Africa conosciamo"
Venerdì 11 marzo, ore 17: Incontro con sen. Ichino
Sabato 12 marzo, ore 9,30: Scuola di comunità con Forum Solidarietà a Betania
Sab 19 marzo, ore 9: Convegno sull'Economia di comunione

UFFICIO RECLAMI
quello che non vi piace a Parma

Ogni giorno porta la sua pena, ma anche Parma e non solo tutta l'Italia, ha la sua sofferenza giornaliera, legata soprattutto alla cattiva gestione della cosa pubblica. Vedi: l'inutile sperpero dei lavori urbanistici lasciati a metà per mancanza di copertura delle spese ipotizzate, i debiti fuori bilancio, prestiti alla STU per opere di urbanizzazione che la stessa STU avrebbe dovuto pagare in un eterno indebitamento, la violazione del patto di stabilità.
Per quanto sopra, una amministrazione seria ed oculata avrebbe dovuto essere oggetto di commissariamento da parte dello Stato, sempre che ci fosse. Il Collegio dei Revisori, forse, si è accorto delle inadempienze del Comune e quindi ha dato le dimissioni in blocco. La nomina del Collegio dei nuovi Revisori non può ovviare alla conduzione economica ed amministrativa di un Comune ormai in coma. Di fronte a tutto questo, si è pensato bene (per dare una mano alle risorse che non ci sono!!) di deliberare l'esborso di circa 15 mila euro in favore di un noto appassionato di lirica, per mesi 6 relativamente alla attivazione di un percorso partecipativo sulle tematiche della musica per i ragazzi della città. Si parla dell'alfabetizzazione della cultura dei teatri e della musica lirica ai ragazzi parmigiani che si stanno allontanando sempre più dalla musica seria e classica. Occorre sottolineare in primis la non autentica preparazione della persona incaricata ai fini didattico-musicali; infatti, non penso possa bastare essere appassionati di lirica e avere fatto parte di alcune organizzazioni musicali per essere conoscitori dotti di una branca della musica e del teatro che ha tantissime sfaccettature sia storiche che culturali, se così fosse, saremmo in tanti dei perfetti docenti in materia a Parma! Il che non è. Lo sappiamo bene. Così come sappiamo che il far 'parte' di commissioni musicali non può offrire il patentino per insegnare ai giovani quello di cui hanno bisogno e per giunta al prezzo di ben 15.000 euro. In città ci sono figure di ben altro spessore e preparazione (professori universitari in musicologia, docenti, eccetera) capaci di offrire qualcosa di autentico all'altezza della situazione (vedi Casa della Musica, critici musicali). Quando era stata fatta l'iniziativa 'Imparo l'Opera', avevamo interessato e quindi concordata una intensa attività presso il Regio con il Conservatorio di musica e la presenza di studenti e cantanti presso il conservatorio stesso, così come la presenza di maestri di musica e approfondimenti registici in particolari momenti teatrali delle opere per sottolineare l'insieme e la complessità dell'opera lirica, dalle comparse ai coristi, agli artisti, all'orchestra fino al Maestro Direttore. Queste iniziative, spese comprese, che non sono di poco conto, appaiono come una delle tante regalie della politica, come si usa ormai fare, e ci fa capire fino a che punto siamo caduti in basso usando denaro pubblico con un interscambio di favori e di riconoscimenti che non aiutano la politica a riprendere il proprio ruolo morale e di servizio ai cittadini, che per altro, pagano già fior di quattrini, quasi come alla Scala di Milano, per assistere a qualche recita nel nostro teatro.
Gli esborsi per le cene del dopo-teatro, così come quelli in modo scandaloso, per la presenza di personaggi importanti, non sono altro che un'inutile uscita a carico di tutti noi. Saranno le varie spese sopra elencate e ritenute da noi inutili che faranno riprendere quota ai nostri bilanci e credibilità alla nostra Amministrazione? (M.L.)

 

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